• KRONOS

    MUSEO DELLA CATTEDRALE
    un tesoro nel cuore della città

Il museo

 

L’attuale museo Kronos nasce nel 2015 con l’intento di documentare storia e vita del Duomo e della Diocesi. Si articola su tre livelli: il piano terra con l’esposizione permanente, il secondo livello dedicato alle esposizioni temporanee e un terzo dedicato al Codice 65 e alla sezione archivistica. Da questo livello ha inizio il percorso di salita alla cupola affrescata da Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino tra il 1626 e il 1627. Entrando da via Prevostura, superato il bookshop e le biglietterie, il visitatore si trova nella sala in cui è esposto il trittico trecentesco di Serafino De’ Serafini. Si tratta di un manufatto pittorico su base lignea alquanto singolare: un altarolo portatile di dimensioni ragguardevoli, incentrato sulla vita di Cristo. Segue un video che racconta la storia del complesso episcopale piacentino dal IV secolo fino alla costruzione dell’attuale cattedrale. La Sala delle sculture conserva esempi di opere lignee e in cartapesta: tra queste un San Nicola del valsesiano Giovanni Sceti ed un Angelo custode del fiammingo Jan Geernaert. Proseguendo, la Sala del Tesoro offre una panoramica sugli oggetti sacri in metallo prezioso: emerge tra le opere il bacile in argento eseguito nel 1841, con virtuosismo tecnico, da Gaspare Mola, ricavato dal paliotto voluto dal vescovo Barni nel 1716 per l’altare maggiore. Nella piccola pinacoteca sono conservate preziose pale d’altare, come I diecimila martiri crocifissi di Giovanni Andrea Sirani, la Madonna dello Zitto di Giovanni Battista Tagliasacchi, Morte di San Francesco Saverio di Robert De Longe, il San Gerolamo e l’angelo di Guido Reni in dialogo con un Achrome di Piero Manzoni della collezione Mazzolini (Museo MCM in Bobbio).

Sacre reliquie. Storie di santi

Al secondo livello di visita, alla quota del presbiterio della cattedrale, le sagrestie superiori custodiscono le sezioni dei paramenti e delle esposizioni temporanee. Nella prima sono in mostra i tessuti preziosi, esemplari di manifattura particolarmente pregiata. Nella seconda sagrestia, lungo il perimetro ottagonale definito da G. Antonio Perreau (1852- 1856 ca.) con decorazioni di G. Pietro Giorgi, tra i suggestivi armadi neogotici è attualmente visitabile l’esposizione Sacre reliquie. Storie di santi dedicata all’immenso patrimonio di reliquie e reliquiari di varie forme e materiali appartenenti al patrimonio diocesano, provenienti dai depositi e oggi restituiti al pubblico dopo anni di oblìo. Nell’anticamera delle sagrestie, in un piccolo vano prima di salire per la visita al Libro del Maestro, è riprodotto uno scriptorium dotato di tutti gli strumenti che i monaci utilizzavano per la produzione dei codici miniati.

Il Libro del Maestro

Termina la prima parte del percorso museale la sezione in cui spicca in modo particolare il Libro del Maestro (o Codice 65), modello e tesoro per la liturgia che costituisce una summa culturale medievale. Il Libro del Maestro è il volume più importante e misterioso della cattedrale nonché il più rilevante della città. La sua stesura ebbe inizio nel XII secolo. Nelle sue pagine sono contenute nozioni di astronomia e astrologia, indicazioni sui cicli lunari e sul modo in cui questi incidono sulla vita dell’uomo e sull’agricoltura, consigli e rimedi contro malattie per ogni stagione dell’anno. Il Codice illustra, attraverso splendide miniature e sequenze musicali (dette tropi), i primi drammi teatrali liturgici medievali, rappresentati in chiese e conventi come strumenti di comunicazione delle storie della Bibbia. I visitatori accedono nella penombra di una sala, accolti da una voce e da immagini che illustrano la genesi del Libro. Si varca poi la soglia della “Macchina del Tempo”: una experience room creata da Gionata Xerra, che grazie ad un integrale coinvolgimento dei sensi proietta il visitatore in un fantastico viaggio nel Medioevo, in una biblioteca virtuale da cui prende vita il racconto. Schermi touch-screen consentiranno di sfogliare virtualmente le pagine del Libro ad altissima risoluzione.

 

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Al percorso museale è collegato il percorso di salita alla cupola del Guercino, acquistabile sia separatamente sia in modalità cumulativa.
Per le modalità di accesso e di acquisto biglietti consultare la pagina Orari e Biglietti

Info: 331 460 6435 [email protected]

Nota per i dispositivi mobili: per una corretta visualizzazione della brochure ruotare il dispositivo e cliccare su  .

 

INDICAZIONI PER LA VISITA AL SOLO MUSEO

  • All’interno del museo è necessario mantenere un tono di voce ed un comportamento adeguato al luogo.
  • Non è consentito toccare le opere.
  • L’accessibilità con sedia a ruote è garantita per il solo piano terra. Persone in carrozzina e loro accompagnatore hanno diritto alla gratuità in ingresso per la visita al piano terra (sale da 1 a 7). Ai piani superiori del museo si accede esclusivamente tramite scale.
  • È consentito l’uso di apparecchi per riprese fotografiche e video, senza uso di flash e senza cavalletto.
  • Non è consentito l’accesso con zaini ingombranti (presso le biglietterie sono presenti appositi armadietti).
  • Non è consentito fumare e mangiare lungo il percorso, toccare interruttori o altri elementi degli impianti.
  • Piccoli animali possono accedere se trasportati in zaini, borse o in braccio al visitatore.

Vedi anche: INDICAZIONI PER LA VISITA ALLA CUPOLA